La Gioia della Festa - Il nostro Coro
E’ bello entrare in chiesa la domenica e sentire il nostro Coro che si prepara ad animare la liturgia. Noto dei volti sorridenti e gioiosi, al loro posto, pronti rendere la nostra liturgia bella e coinvolgente. Penso a queste persone che ogni martedì sera si trovano in chiesa per imparare e provare i canti, magari dopo una giornata faticosa di lavoro, magari in un ambiente non sempre riscaldato a sufficienza.
Mi chiedo: perché lo fanno? Non gliel’ho mai chiesto perché la risposta è scritta nei loro occhi e nel loro volto: la gioia di dire grazie al Signore, al suo amore che ci fa incontrare come comunità ogni domenica per donarci la sua Parola e il suo Corpo.
A volte chiudo gli occhi e mi sembra di vedere il Signore che sta in mezzo a noi, ci viene accanto, ci da una stretta di mano, un sorriso, felice di incontrarci.
Grazie per il vostro impegno, dedizione ed entusiasmo.
Grazie perché amate la nostra comunità, la desiderate bella, gioiosa, felice e riconoscente nell’accogliere Gesù.
Grazie per il vostro sorriso e la vostra gioia.
Grazie perché sapete coinvolgere nel canto e nella partecipazione all’Eucaristia anche i nostri bambini.
Grazie perché siete un dono.
Grazie perché ci siete sempre.
A me piace pensare che alla fine di ogni celebrazione Gesù viene accanto a voi e vi batte le mani, come noi facciamo qualche volta, per dirvi anche lui “Grazie” per aver aiutato la comunità ad accoglierLo nel dono della sua Parola e del suo Corpo.
Grazie!
Il campo scuola 2018
Perchè
- Grazie al caposcuola possiamo concludere il percorso intrapreso durante l’anno con la catechesi e rilanciarci per l’anno pastorale successivo tramite attività divertenti e soprattutto una storia intrigante che ci accompagnerà anche nei numerosi giochi che ogni giorno faremo.
- Il camposcuola permetterà di instaurare un bel rapporto di amicizia tra educatori e ragazzi e tra i ragazzi stessi, che possa continuare una volta tornati a casa.
- Durante il campo, inoltre, i ragazzi si rapportano con i coetanei imparando a rispettarli oltre che a rispettare se stessi. Questo perché condivideremo spazi e momenti comuni, cercando di rispettare alcune regole di convivenza, come la pulizia della casa, il mangiare assieme o l’orario in cui dormire (e far dormire gli altri!).
- Ultimo, ma non per importanza, è il cammino di fede; vivere una settimana all’insegna del gioco e del divertimento attraverso un impronta cristiana non solo per accrescere la nostra fede ma soprattutto per vivere le cose semplici di tutti i giorni con lo stile giusto!
Iscrizioni
Iscrizioni entro il 31 maggio 2018
In chiesa dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.00 - Oppure telefonando a P. Gabriele
Disponibile la brochure del campo con allegato il modulo di iscrizione
Sabato 5 e Domenica 6 Maggio - “Abbiamo riso per una cosa Seria"
Sotto il porticato della chiesa
Per il 2018 FOCSIV, in collaborazione con ASCS Onlus Socio FOCSIV, sostiene il progetto “Casa Scalabrini 634: Campi Ri-aperti” in Italia.
Casa Scalabrini 634 promuove la cultura dell’incontro, dell’accoglienza e dell’integrazione e opera su quattro aree di intervento: accoglienza, sensibilizzazione, formazione e cittadinanza attiva.
La Casa ospita famiglie e giovani rifugiati in semi-autonomia e porta avanti attività gratuite e aperte a tutti.
Primo incontro con la Misericordia e l'Amore di Dio
Domenica 15 aprile
Una trentina di bambini accompagnati dai loro genitori nel pomeriggio di domenica 15 aprile entrano in chiesa. Hanno un po' di paura, si guardano in giro preoccupati. Le catechiste li attendono con un sorriso accogliente e materno.
Una breve preparazione, poi ogni bambino prende una scatola nella quale precedentemente aveva inserito due foglietti: Uno "Grazie Gesù..." e un altro "Scusa Gesù..." - e la porta davanti all'altare per costruire un muro davanti all’immagine di Gesù. Timidamente ogni bambino si accosta al sacerdote che lo attende con un sorriso dolce e rassicurante. Al termine l'abbraccio con papà e mamma.
I volti di questi bambini finalmente si distendono dopo l'incontro con il sacerdote. La paura è passata ed è stato bello... Alla fine il muro costruito viene abbattuto e finalmente si vede chiaramente l'immagine di Gesù: l'Amore di Gesù ha distrutto quanto impediva una relazione, un rapporto bello e trasparente con Gesù.
Che cosa succede? Perché tutto questo?
Per la prima volta questi bambini si accostano al sacramento della Riconciliazione o della Confessione, in altre parole si accostano e sperimentano l'amore tenero e misericordioso di Dio.
Qualcuno potrebbe obiettare: ma che peccati hanno da confessare questi bambini così piccoli? Forse qualche marachella. Qualche esperto direbbe poi che queste marachelle, questi "peccati" sono funzionali alla loro crescita e maturazione! E allora? Cosa stiamo facendo?
Semplicemente stiamo aiutando questi bambini a sperimentare che c'è un Dio che li ama, che li accoglie, che è accanto a loro nella crescita, che li sostiene nei loro momenti di "normale" fragilità e stanchezza, che è sempre disposto ad accoglierli con infinito amore. Vogliamo aiutarli a sperimentare la gioia di sentirsi sempre perdonati e accolti tra le braccia di un Papà infinitamente buono. Vogliamo che il loro sguardo e il loro cuore non si fermi sulle "mancanze" ma si fissi su un Amore che, attraverso questo sacramento, li rinnova, dona loro sempre nuove opportunità perché crede in loro.
E allora... auguri bambini carissimi!
Vi auguriamo di sentire spesso il bisogno di sperimentare quanto è bello l'abbraccio forte, sicuro e nello stesso tempo tenero e dolce di Gesù. Quando il Sacerdote vi dirà, imprestando la sua voce a Gesù: "Io ti assolvo...", chiudete gli occhi e pensate che in quel momento Gesù vi sta abbracciando tenendovi stretti stretti al suo cuore donandovi la sua forza e il suo amore.
P. Gabriele e le catechiste Lea, Francesca, Viviana, Alessia, Ginevra
CAMPOSCUOLA SAN FRANCESCO 2018
Presso la CASA MADONNA DI LOURDES a S. Pietro di Barbozza (Convento Immacolata di Lourdes)
Da sabato 25 agosto a sabato 1 settembre 2018
RIUNIONE GENITORI DOMENICA 22 APRILE 2018 ORE 11.00
Verrà illustrato il camposcuola:
- Tema e contenuti
- Località e ambienti (foto)
- Impegno economico
- Spiegazioni varie a richiesta
Avranno inizio anche le iscrizioni
Grazie… (Pasqua 2018)
Grazie per la bellissima Pasqua che ho vissuto con voi.
Grazie a voi giovani e meno giovani del coro che con amore, passione e sobrietà ci avete portati con il canto a immergerci e a gustare la storia della nostra salvezza per giungere ad inebriarci dello splendore di Cristo risorto.
Grazie per il tempo che avete dedicato e donato nelle prove.
Grazie soprattutto per la vostra passione, il vostro entusiasmo, il vostro cuore.
Grazie a voi persone umili e silenziose chi avete preparato la chiesa, dalle pulizie alla sistemazione dei fiori: una stupenda pennellata per un quadro semplice ma nello stesso tempo affascinante.
Grazie a voi catechiste/catechisti che durante la Quaresima avete saputo coinvolgere i bambini e i ragazzi nel cammino verso la Pasqua. Ho notato con vero piacere che ognuno cercava di dare il meglio di sé con disponibilità e competenza: e i risultati si sono visti.
Grazie per il tempo e l’amore donato.
Grazie a voi genitori che ogni domenica accogliete e accudite ai bambini più piccoli facendoli sentire parte della nostra comunità.
Grazie a voi ragazzi più grandi del gruppo Giovanissimi per aver partecipato ogni domenica accanto e accompagnando i bambini.
Grazie a voi chierichetti che con impegno ed entusiasmo vi dedicate al servizio nelle varie celebrazioni superando tante volte la fatica o altri interessi.
Grazie anche a voi Frati per la vostra disponibilità nell’accogliere le persone soprattutto nel sacramento della Riconciliazione.
Grazie perché sento di far parte di una comunità viva che vuole crescere e maturare, capace a volte di lasciare strade sicure per accogliere le ispirazioni e la guida dello Spirito Santo.
Grazie!
P. Gabriele
Foto del laboratorio di Pasqua
Le foto del laboratorio di Pasqua sono disponibili nella sezione Catechismo effettuando il login
Auguri
Far Pasqua è nascere di nuovo ogni mattina.
Far Pasqua è temere di meno e sperare di più.
Far Pasqua è venir fuori da tutto ciò che lega e seppellisce.
Far Pasqua è pensare che la vita non va alla deriva.
Credere ancora e con più forza nella vita perché Cristo ha vinto la morte, ha vinto ogni potere del male.
Credere ancora e con più forza nell'amore, nel rispetto, nell'accoglienza, nell'aiuto reciproco perché Cristo ha amato e ha dato la sua vita per tutti.
Credere ancora e con più forza nella pace, anche se oggi sembra un'utopia, anche se oggi tanti, purtroppo, credono che per avere la pace bisogna uccidere. La pace è il primo dono, il dono più bello che ci ha fatto Cristo Risorto.
Credere ancora nell'uomo nonostante la sua fragilità e il suo peccato, perché porta in sé l'immagine di Cristo Risorto.
Non abbiate paura, ci ripete il Risorto, io sono con voi sempre.
Auguri per una Pasqua serena e felice
I frati A. Pastorello, Luciano, Franco, Gabriele e Antonio C.
CAMPOSCUOLA SAN FRANCESCO 2018
QUANDO?
25 AGOSTO - 1 SETTEMBRE
DOVE?
CASA MADONNA DI LOURDES
presso Convento Immacolata di Lourdes
- S. Pietro di Barbozza
Strada Dei Zanetton 1 - 31049 Valdobbiadene (TV)
PER CHI?
RAGAZZI E RAGAZZE DALLA QUARTA ELEMENTARE
ALLA SECONDA MEDIA
PERCHÉ?
PER STARE INSIEME, RIFLETTERE, DIVERTIRSI
E FARE COMUNITÀ!
Donazioni alla parrocchia - Lavori in oratorio
Ci sono sempre più fedeli che ci chiedono come possono aiutare la nostra chiesa.
L’aiuto principale è costituito dal fatto di sentirci uniti come famiglia di Dio, impegnati nello stesso cammino di conversione tracciato da Gesù.
Se preghiamo e cresciamo nella fede insieme, anche questa condivisione sarà una bella testimonianza per il mondo di oggi.
Il lavoro, poi, e l’aiuto economico completeranno il quadro di una Chiesa in costruzione!
CHI VOLESSE FARE DONAZIONI alla PARROCCHIA DI S. FRANCESCO
(per i poveri, per i lavori da fare,…),
IBAN: IT46D0103002233000001420619
Specificare sempre la causale del bonifico, grazie!
Stiamo lavorando per rendere l'oratorio un luogo più accogliente
Dal CONSIGLIO ECONOMICO
Mercoledì scorso si è riunito il CPAE per fare una valutazione dei lavori straordinari eseguiti in parrocchia e un aggiornamento della situazione economica.
Possiamo essere soddisfatti circa i tre lavori onerosi e necessari fatti nel giro di un anno (rifacimento della Centrale Termica con metanizzazione, da agosto a novembre 2015; costruzione del muro di contenimento confinante con l’edificio di via Giulia 74, dicembre 2015-gennaio 2016; e risanamento del camminatoio e intercapedine nel retro-abside della chiesa (luglio-settembre 2016) per una spesa totale di circa 214.000€.
Avevamo chiesto un prestito di 40.000€, che restituiremo alla Provincia dei frati appena possibile. Anche negli appartamenti dell’edificio di via dello Scoglio 23 sono stati rinnovati alcuni contratti e fatti lavori importanti.
Ora siamo proiettati verso la Primavera 2017, con la costruzione del Parco giochi per i vostri bambini, a fianco del campo da calcio!
PELLEGRINI di MISERICORDIA con S. ANTONIO
Frati e laici insieme in cammino
Sabato 1° ottobre un gruppo di 56 persone della parrocchia di S. Francesco è partito insieme a fr. Tiberio per un Pellegrinaggio Giubilare nei luoghi degli ultimi anni di vita di S. Antonio.
L'iniziativa ha coinvolto frati e laici delle comunità parrocchiali francescane del nord Italia, ed è bello ricordare che è stata pensata e voluta dal nostro compianto p. Enzo.
La prima destinazione è stata il santuario di Camposampiero, dove Antonio ha avuto la visione di “Gesù Bambino, nato a Betlemme”. Qui si è vissuta l'esperienza del perdono, attraverso una liturgia penitenziale guidata dalle stesse parole del Santo, fervente sostenitore della confessione come via di accesso alla Grazia di Dio.
La seconda sosta è stata presso Arcella, santuario del Transito, dove Antonio morente ha avuto la visione di Dio, sperimentando su di sé quell'abbraccio della misericordia divina che ha trasformato tutta la sua esistenza terrena in luce. In questa esperienza dell'illuminazione sono state rinnovate le promesse battesimali. Sempre all'Arcella, i parrocchiani di S. Francesco hanno fatto una sosta al cimitero per visitare la tomba degli amati p. Enzo e pp. Bruno.
Infine, è stata la volta della Basilica del Santo, dove si è vissuta l'esperienza della gloria con l'ingresso attraverso il passaggio della Porta Santa e la celebrazione eucaristica. All'uscita della Basilica, è stato distribuito il tradizionale pane benedetto di S. Antonio.
CPP: Una Chiesa che evangelizza
Sabato 10 settembre scorso il CPP si è riunito presso il Centro Giovanile della Parrocchia “Madonna del mare”, con una prima parte aperta alla comunità parrocchiale e successivamente, dopo il momento conviviale del pranzo al sacco, con la riunione vera e propria.
Durante la mattinata si è svolto un momento comunitario dedicato alla riflessione sul tema “Una chiesa che evangelizza”, quindi sono seguiti la meditazione personale, i lavori di gruppo e la sintesi finale. Tutti i gruppi di lavoro sono arrivati alla conclusione che occorre “fare missione all’interno” della Parrocchia, partendo prima di tutto dalla contingenza della realtà, quindi la conoscenza di tutti i gruppi che operano all’interno di essa e le attività che organizzano. Bisognerà utilizzare molto di più le bacheche in fondo alla chiesa per creare un dialogo conoscitivo tra le varie realtà parrocchiali e i fedeli, che così potranno essere puntualmente informati.
È emerso che i tratti distintivi per tutti dovranno essere la gioia (tipica del cristiano toccato dalla grazia del Battesimo) e la comunicazione. Come ci indica Papa Francesco, la Chiesa è un “affare” di tutti e per tutti, quindi occorre il coinvolgimento personale di ciascuno in un progetto di vita da costruire insieme, dentro un orizzonte più ampio che è quello della parrocchia, partendo dai piccoli gesti quotidiani. Nessuno può sentirsi escluso e con il suo apporto arricchisce la vita comunitaria con le sue azioni e il suo stile evangelico.
Ci si è interrogati se tutti rispondiamo all’appello evangelizzatore della Chiesa o se “passiamo oltre”, togliendo di fatto luminosità alla comunità. L’impegno che il C.P.P. intende proporre per il prossimo anno pastorale è quello dell’evangelizzazione e questo significa appartenere alla parrocchia e fare la propria parte, dentro una catena di relazioni che fanno “gruppo” e comunità. Questa catena può restringersi o allargarsi nella misura in cui si è capaci di coinvolgere altri nella proposta di vivere il Vangelo, seguendo la strada che ci ha indicato Gesù.
Come ci suggerisce fra Marco Tasca (ministro generale dei nostri frati), la parrocchia deve essere “missiocentrica”, perché senza la dimensione missionaria non c’è Gesù.