Avete una bella comunità

Sono le parole che il nostro Vescovo Giampaolo ci ha detto domenica scorsa, solennità di Pentecoste nel conferimento del sacramento della Confermazione ai nostri ragazzi. Parole molto belle e confortanti che vogliono sottolineare l’impegno di una comunità che trova nel Signore il suo punto di riferimento e di forza.

Un “gruppone” di ragazzi accompagnati con amore e dedizione dalle Catechiste/i, seguiti dai loro genitori coinvolti nel cammino dei figli. La gioia, la bellezza e la serietà di 26 volti hanno contagiato la numerosissima assemblea e anche il Vescovo. E questo grazie al cammino fatto soprattutto quest’anno. Un cammino che li ha visti coinvolti nel Progetto Samuele della Diocesi, nel volontariato e nell’incontro con il Vescovo a “casa sua” in Vescovado.

Un ragazzo commentando l’esperienza del progetto Samuele così si esprimeva: “mi sono reso conto che Dio è tutto e se Lui non ci fosse noi non ci saremmo e che la Fede è un elemento radicale della nostra vita”. Obiettivo della Catechesi pienamente raggiunto: quello di far incontrare Dio in Gesù Cristo.

Domenica scorsa accanto al Vescovo ringraziavo il Signore per questo meraviglioso dono. Assieme al Signore ringraziavo le Catechiste/i che hanno dato tanto del loro tempo, entusiasmo, dedizione e amore per questi ragazzi. Ringraziavo i genitori di questi ragazzi che si sono lasciati coinvolgere nel cammino dei loro figli, per avermi accolto in visita a casa loro in famiglia e per avermi fatto sentire a mio agio. Per me è stata un’esperienza bellissima incontrare con attenzione e rispetto ogni famiglia. Ringraziavo questi meravigliosi ragazzi che hanno avuto fiducia in noi e si sono fidati.

Osservavo che quando una comunità si prende cura in particolare dei più piccoli, dei ragazzi e dei giovani, rinasce ed è fonte di gioia e di speranza per tutti.

Al contrario, quando una comunità non si prende cura dei più piccoli, ragazzi e giovani, è destinata a morire. E nessuno di noi vuole veder morire la propria comunità, la propria famiglia.

(P. Gabriele)