La tomba vuota la Mia Chiesa vuota

Il giorno di Pasqua entro in chiesa, nella mia chiesa ed è vuota. Guardo il grande crocifisso sul fondo e mi viene un nodo alla gola … Dio dove sei? Dove ti hanno nascosto? Dov’è la mia comunità che ogni domenica incontravo: un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso, quel vociare allegro e gioioso dei bambini, dei ragazzi, degli adulti, che esprimeva la gioia di un incontro. Dove sono ora? Tutti chiusi in casa nella paura ma anche nella speranza.

Nella mia mente rivedo l’esperienza di Maria di Màgdala la mattina di Pasqua. Va al sepolcro per incontrare il suo Gesù «morto», ma si ritrova di fronte ad un sepolcro vuoto. E’ spaventata:  «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!» (Gv 20,2). E mentre piange fuori dal sepolcro Gesù le si avvicina e la chiama per nome «Maria». Lei riconosce la voce e il suo cuore batte forte forte. Il mio Gesù è vivo, è risorto!

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5).

«Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno» (Mt 28,10).

Ecco, Gesù, il Risorto, mi invita a lasciare il sepolcro vuoto per ritrovarLo nella vita di ogni giorno: nei medici, infermieri, volontari e forze dell’ordine che ogni giorno donano «Vita, Resurrezione» a tante persone malate e bisognose. Nella mia famiglia nel prendermi cura dei miei figli, di mio marito o di mia moglie e degli anziani, genitori e nonni. Nel rimanere in casa e nel rispetto delle leggi per essere fonte di «Vita, Resurrezione» per me e per gli altri. Nei momenti di preghiera personale per invocare «Vita, Resurrezione» per me e per tutte le persone.

Carissime amiche e amici, noi frati sentiamo la vostra mancanza. Ci mancate, e tanto! Ogni giorno nella Celebrazione Eucaristica nel Pane e nel Vino che offriamo a Dio per mezzo di Gesù Cristo ci siete anche voi, con le vostre preoccupazioni, paure, momenti di dolore, ma anche con la vostra speranza.

Con le parole di Papa Francesco vi invitiamo: Fate un gesto di tenerezza verso chi soffre, verso i bambini, verso gli anziani. Dite loro che i Frati vi sono vicini e pregano, perché il Signore ci liberi tutti presto dal male.

Vi auguriamo che questa sia per tutti voi una Pasqua speciale che vi aiuti a sentire la voce del Risorto che vi chiama per nome: «Maria, Paolo, Michela, Andrea … non temere, Io sono con te sempre, non ti lascerò mai».

Con S. Francesco: Il Signore vi benedica e vi custodisca.

Buona Pasqua. Con affetto

I vostri frati

A. Pastorello, Luciano, Franco, Antonio e Gabriele