10 Maggio Festa della mamma
In una casa di Cana di Galilea c’è una grande festa: gioia, canti e balli per la felicità di una coppia. In questo pranzo nuziale c’è anche Gesù in mezzo alla gente che canta, ride, balla, è felice. La bellezza di un Dio che si fa trovare a tavola, gode della gioia delle sue creature. Lui crede nell’amore, lo benedice, lo apprezza, se ne prende cura e lo sostiene. Molto spesso abbiamo pensato che al divertimento Dio preferisse il sacrificio e abbiamo ricoperto il Vangelo con un velo di tristezza. Ma non è così: Dio lo troviamo soprattutto nelle piccole/grandi gioie della terra. Nel dolore Dio ci accompagna, ma non porta mai il dolore.
Gesù inizia la sua vita pubblica da una festa, da una storia d’amore per dirci che il suo rapporto con l’uomo è un rapporto nuziale fatto di festa e di gioia.
A questa festa c’è anche Maria. Anche lei mangia, ride, danza, è felice, ma insieme osserva ciò che accade attorno a lei. Lei è madre e il suo sguardo discreto le permette di vedere ciò che nessuno vede: non hanno più vino. Manca qualcosa, non di essenziale, ma che dà qualità alla vita. Nella Bibbia il vino è simbolo dell’amore felice tra un uomo e una donna, tra l’uomo e Dio. Qualcosa di immensamente grande ma nello stesso tempo tanto fragile, che può venir meno e mancare.
Maria si avvicina a suo Figlio e gli sussurra: «Non hanno più vino».
Non hanno più vino … esperienza che stiamo facendo in questo tempo. Siamo stanchi di questa situazione che sembra non finire mai, privi di energia, di passione e di entusiasmo.
Non hanno più vino … esperienza del dolore per la perdita di persone care, e per non aver potuto accompagnarle con amore e dignità.
Non hanno più vino … esperienza delle continue preoccupazioni per il lavoro, per un domani incerto a livello famigliare, affettivo e culturale.
Non hanno più vino … esperienza di tante persone sole, malate, in difficoltà economiche e psicologiche, persone oggetto di violenza e di indifferenza.
Maria non aspetta la risposta di suo Figlio ma dice ai servi: «Fate quello che vi dirà». La forza incredibile di una madre che «piega» suo Figlio perché intervenga, perché si prenda cura della felicità di quella coppia.
Anche oggi Maria è accanto a noi e si accorge che ci manca il «vino», la felicità e lo fa presente al suo Gesù. Ci invia da suo Figlio sicura che Lui interverrà.
Gesù ci chiede di portargli tutta la nostra «acqua», la nostra povertà e fragilità, il nostro dolore, le nostre preoccupazioni … Lui saprà trasformarla nel migliore dei «vini», saprà far tornare nei nostri volti e nella nostra vita il sorriso e la gioia.
Invochiamo Maria perché ci sostenga in questa fiducia nel Figlio suo.
Con la preghiera e con l’affetto
(P. Gabriele)