Nel ritiro del 10 settembre 2016, il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è dato un programma con questo titolo, come effettivo impegno di una chiesa particolare che cammina insieme a quella universale. Infatti si è partiti da alcuni spunti tratti dall’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” e dall’enciclica “Laudato Si” di papa Francesco, ma anche tenendo conto del cammino dei frati, con la Lettera del Ministro Generale fra Marco Tasca dal titolo “Fare unità nella missione”. Nei lavori di gruppo si sono rilevati alcuni impegni concreti da vivere come comunità cristiana, sia all’interno dei gruppi parrocchiali che a livello di famiglie nella parrocchia.
Ecco i punti principali:
- Se siamo felici, siamo missionari;
- L’importanza della gioia e della gratitudine, perché sono contagiose;
- Maggiore inter-attività tra i gruppi parrocchiali;
- Mantenere un fecondo legame con le famiglie dei ragazzi nel cammino di fede, anche attraverso dei convivi;
- Maggior legame dei giovani universitari con altri delle altre parrocchie della Diocesi;
- Organizzare degli incontri di approfondimento sulla “Laudato Si”;
- Evitare di fare la spesa nei giorni festivi.
La Parrocchia non è una realtà autonoma ed indipendente; solo la Diocesi è una Chiesa che ha una particolare autonomia ed è guidata dal Vescovo (o arcivescovo, come nel caso di Trieste), quale successore degli apostoli che, insieme agli altri vescovi delle varie diocesi del mondo intero, sono coordinate dal papa, il quale, essendo vescovo di Roma, presiede all’unità della Chiesa universale. Quindi la nostra parrocchia di san Francesco d’Assisi risulta essere un membro specifico del corpo che è la Diocesi di Trieste, guidata da mons. Giampaolo Crepaldi. Il parroco è nominato e incaricato dal vescovo, perciò agisce in suo nome e per suo conto. E’ bene che il parroco si avvalga dei fedeli laici e dei religiosi presenti nel territorio, sia in senso collaborativo che corresponsabile, anche se la responsabilità ultima (catechetica, liturgica, caritativa, spirituale, amministrativa ed economica) cade unicamente su di lui.
All’interno della diocesi di Trieste, le parrocchie sono raccolte in piccoli nuclei chiamati “Decanati”, per meglio lavorare tra parrocchie vicine. Noi facciamo parte del Decanato di “s. Antonio Taumaturgo” che, oltre alle due parrocchie già menzionate, comprende le parrocchie di S. Giovanni Decollato, Ss. Pietro e Paolo, Sacro Cuore di Gesù, Immacolato Cuore di Maria, S. Agostino e S. Giuseppe (Ospedale Maggiore). Il decano attuale è don Fabio Gollinucci (parroco di Ss. Pietro e Paolo).