Città della Fedeltà

Si possono dire molte cose su un gruppo di preghiera, sulle sue attività principali, sui suoi appuntamenti settimanali, ma niente è più toccante, reale e “efficace” delle testimonianze di chi  “vive” questo gruppo, per comprendere che cosa sia realmente la Città della Fedeltà. Essa è Dio che viene incontro al nostro cercarlo. Aprire gli occhi e scorgerlo, è l’unico nostro dovere… 

“Dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il monte del Signore degli eserciti Monte santo.” Zaccaria 8,3. 

“Il 6 ottobre 2006 era un venerdì, giorno in cui io mi sono laureata. La domenica 8 ottobre sera ore 18.30 vado a Messa a s. Francesco, parrocchia che frequentavo assiduamente da 3 anni, ossia da quando io e Diego (il mio ragazzo) siamo venuti a Trieste per motivi di studio. Alla fine della Messa mi si avvicina un frate alto e magro e mi dice: "Piacere, sono padre Martin, se ti va mercoledì sera ci troviamo qui in una cappellina della parrocchia per pregare un po’ insieme, saremo un po’ di giovani". Tutto iniziò così: il mercoledì 11 OTTOBRE 2006 alle 20 circa ci siamo trovati per la prima volta ed eravamo io, Diego, Simona, Peter, Ester, Andrea, la Vale e qualcun’altro che ora non ricordo. Una preghiera semplice, spontanea come lui, come lo spirito francescano. Da allora è nato tutto: Gesù ci ha chiamati attraverso p. Martin. L'obiettivo era CONDIVIDERE LA PREGHIERA, tutto era incentrato intorno alla preghiera. Il conoscersi in quella cappellina, davanti a Gesù, ha portato tutto quello Spirito di fraternità e di amicizia che si respira ora. Starei ore a raccontare tutte le esperienze che abbiamo condiviso.

L' ADORAZIONE EUCARISTICA è stata sempre il centro di tutto.

Poi le Testimonianze, le visite alle suore di clausura, i racconti di conversioni, i ritiri spirituali, al monte Matajur, in parrocchia e fuori.

In particolare, durante uno di questi Ritiri, animato da un gruppo di Milano del Rinnovamento dello Spirito, una serata d’intensa preghiera in Cappellina e di invocazione allo Spirito Santo, QUALCUNO ci ha suggerito di aprire la Bibbia e leggere un passo “a caso”. C'era il brano di Zaccaria 8,3 che parlava di una città Santa e fedele: LA CITTA' DELLA FEDELTA'.

Da allora ci siamo chiamati così e abbiamo sempre pregato per la Cdf!

Poi il primo viaggio insieme a Medjugorie, nel 2008, ci ha uniti tantissimo e abbiamo iniziato a condividere anche la quotidianità.

Insomma, per me il gruppo è un DONO preziosissimo.”

Imma

 

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“In realtà non so precisamente quando è nato il gruppo. Io ci sono arrivata nell'ottobre del 2006. Mi ricordo che arrivavo sempre in ritardo e scappavo via appena finiva la preghiera…

Nessuno del gruppo comunque si conosceva: il gruppo si è formato per iniziativa di Padre Martin che ha creato la Cappellina e poi ha invitato i giovani che incontrava "per caso" a pregare insieme il Mercoledì (infatti, prima si chiamava gruppo del Mercoledì). La Città della fedeltà è nata nel Gennaio 2008. Il nome ci è stato donato il giorno di quel famoso ritiro che ha creato il gruppo così com’è ora. Il ritiro era organizzato da un gruppo carismatico e il nome lo abbiamo ricevuto un po’ come una profezia attraverso il brano di Zaccaria 8,3. La fedeltà si è davvero dimostrata una caratteristica-dono importante se solo penso a come siamo andati avanti dopo che Padre Martin era andato via e il gruppo era nell'aridità totale...

Eppure ogni mercoledì ci si trovava di nuovo. Il Signore ci ha sostenuto un sacco!

Penso che l'unico obiettivo fosse pregare insieme.

A livello personale è una delle cose più belle che ho ricevuto nella mia vita.

Attraverso il gruppo ho per la prima volta sperimentato cosa significa essere Comunità, così come me lo avevano insegnato da piccola, al catechismo, quando spesso sentivo dire che nella Chiesa si è come fratelli e sorelle. Ho incontrato dei fratelli/sorelle che camminano verso Cristo e con Cristo. Mi sono rafforzata nel cammino anche grazie alla loro fede che a volte mi lascia a bocca aperta. Sono ancora meravigliata e piena di gratitudine verso Dio quando vedo il cambiamento che ha operato in loro e quando vedo i doni che Lui ha posto in ognuno.”

Ester

 

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“Chi ha fatto il primo passo? Direi che molto ha fatto lo Spirito Santo, non so però se questo si può scrivere...”

Rosa

 

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Nella vita di ciascuno di noi avvengono dei cambiamenti, dovuti al misterioso compiersi del disegno che Dio ha per ognuno e che si concretizzano in alcune scelte, importanti, che poi determinano il nostro modo di vivere, di essere, di stare bene nel mondo. Così, le esigenze che nascono nel cuore di ognuno, crescendo, si accendono e come delle spie indicano i vuoti che si formano all’interno dei nostri cuori. Ok, la strada è presa, ma è poco illuminata, non ci sono i guard-rail, mancano le indicazioni. Sta a noi, alla nostra maturità, all’esempio e all’educazione della nostra famiglia, all’amore che ci portiamo dentro, decidere di non sbandare, dare ascolto allo Spirito che ci guida. Capire che il primo vuoto da colmare, la prima spia da spegnere, la prima nostalgia da annullare è quella della preghiera.

La Città della fedeltà è una comunità di preghiera! E, proprio come in una delle canzoni che i ragazzi che appartengono a questa comunità amano cantare, nella Città della Fedeltà ci si vuole bene, ci si tiene per mano durante il cammino di fede, per andare lontano…

Lo Spirito Santo è guida e punto di riferimento.

I suoi “cittadini” sono ragazzi e ragazze, per lo più studenti universitari, ma anche lavoratori e coppie di giovani, che si incontrano il mercoledì sera, dalle 20.30 in poi, per trascorrere insieme un momento di preghiera, organizzato di volta in volta da qualcuno dei suoi componenti e coordinato, con affetto e partecipazione, da fra Tiberio Zilio, vicario parrocchiale, che da mercoledì 16 Settembre 2009 accompagna il gruppo. Chiunque è il benvenuto, anche solo per una sera, perché tutti, lì, si sentono “pellegrini”, si sostengono a vicenda sperimentando la comunione dello Spirito. Ci si riunisce nella vecchia cappella del convento, amorevolmente restaurata da padre Bruno dopo che per molto tempo era stata dismessa. Pianificando gli incontri in stretta correlazione coi tempi liturgici, la preghiera che si sceglie di proporre spazia dall’ “Adorazione Eucaristica” al “Rosario Meditato”, dalla “Lectio Divina” alla “Santa Messa” alla “preghiera di Taizè” e così via. Si vivono, inoltre, periodicamente, tempi più intensi di vita di preghiera: ritiri spirituali, pellegrinaggi, o magari si partecipa insieme, in stretta unione con la diocesi di Trieste, ai vari appuntamenti proposti, come liturgie penitenziali, veglie, via crucis.

Al prossimo appuntamento, naturalmente.