Il cammino della Quaresima può essere rappresentato da un veliero, simbolo della nostra Comunità. Il veliero solca il mare tra le onde, simbolo della nostra vita, della nostra realtà di ogni giorno. Si va verso una meta: la Risurrezione. Ecco il senso della Speranza. In questo veliero abbiamo fatto salire Cristo. E' lui che ha in mano il timone, è lui che ci indica la rotta verso una vita pienamente realizzata, è lui che sa far tacere il vento e le onde.
La vita sul veliero, nella nostra comunità, ha i suoi momenti belli, ma anche i momenti meno belli. A volte si vorrebbe scendere e andarsene perché non è sempre facile stare insieme e accogliere persone diverse. A volte ci viene il "mal di mare" e il viaggio può diventare insopportabile...
E' il momento di ricordarsi che con noi c'è Gesù che sa calmare il vento e le onde (le nostre difficoltà, le nostre paure, i nostri momenti difficili) che sembrano travolgerci.
Gesù ci chiederà di fidarci di lui, di seguire la sua via, di farci guidare da lui, di darci da fare come lui e amare come lui.
In questa prima domenica di Quaresima alcuni ragazzi della catechesi portano all'altare un'ancora per indicare che è il momento di tirarla su e di salpare. Sull'ancora una parola: "Libertà" perché ora siamo liberi di prendere il largo e di lasciarci guidare da Gesù nel cammino verso la Pasqua. L'ancora vuole rappresentare tutte le cose che ci appesantiscono, ci costringono a star fermi incapaci di muoverci.
Ecco l'impegno: vogliamo lasciare tutte le cose che ci frenano nel nostro cammino per sentirci liberi, liberi come Gesù nel deserto delle tentazioni. Liberi di nutrirci non solo delle cose, del "pane" di ogni giorno, ma anche del "pane" vero, della Parola di Dio, del Corpo di Gesù. Liberi di fidarci di Dio senza il bisogno di metterlo alla prova o di ricattarlo. Liberi di aderire ed essere fedeli al suo amore senza il bisogno di inginocchiarci di fronte ai tanti nostri piccoli o grandi idoli.
(I nostri catechisti per questa Quaresima si sono ispirati ad una proposta della Diocesi di Fossano rielaborandola parzialmente).