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4 ottobre 2022 - SAN FRANCESCO: FESTA DELLA NOSTRA COMUNITA’

Finalmente! ... Ci voleva proprio questa festa! ... Ci mancava tanto! ...
Ho riprovato una gioia immensa che pensavo non tornasse più! ...
Che bello ritrovarsi per un momento conviviale dopo la Celebrazione Eucaristica! ...

Alcune espressioni dei numerosi fedeli presenti alla Celebrazione. Effettivamente si è respirato un clima nuovo, atteso da tanto tempo. Era bello vedere volti distesi e sorridenti non più mascherati, mani che finalmente si potevano toccare e stringere.
Quest'anno abbiamo voluto prepararci alla festa anche con un cammino spirituale: mercoledì 28 settembre, giovedì 29 e venerdì 30 alle ore 19.00 abbiamo celebrato il triduo in preparazione alla festa. Tre giorni di preghiera e riflessione davanti alla Crocifisso di S. Damiano, contemplando ogni particolare dell'icona.
Lunedì 3 ottobre il solenne Transito di S. Francesco in ricordo della sua morte. Abbiamo rivissuto anche il gesto di Francesco morente dello spezzare e condividere il pane:
"Mentre i frati versavano amarissime lacrime e si lamentavano desolati, si fece portare del pane, lo benedisse lo spezzò e ne diede da mangiare un pezzetto a ciascuno" (Vita seconda di Tommaso da Celano - Fonti Francescane 808).
Due frati, dopo aver spezzato e diviso il pane, l'hanno distribuito a tutti i presenti per essere mangiato. Un gesto nuovo apprezzato da tutti. La celebrazione animata dal nostro coro ha visto una buona partecipazione di fedeli.
Il momento forte della festa patronale è stata la Celebrazione Eucaristica alle ore 19.00 e la cena conviviale a seguire.
Alla S. Messa in onore di S. Francesco hanno partecipato alcune autorità: il sindaco Roberto Dipiazza, fedele ogni anno a questa celebrazione, e il generale Michele Pallini, Comandante Provinciale di Trieste, in rappresentanza del Comandante Regionale, Generale di Divisione Giovanni Avitabile.
Inoltre i parroci del Decanato di S. Antonio Taumaturgo: il Decano p. Renato Caprioli, parroco dell'Immacolato Cuore di Maria; don Fabio Gallinucci, parroco dei Santi Pietro e Paolo; p. Matteo Daniele, parroco del Sacro Cuore di Gesù e p. Florio Quercia suo confratello; infine Don Michele, cappellano della Guardia di Finanza.
L'animazione del nostro Coro con i brani francescani cantati, ha sottolineato il clima di emozione e di gioia che fin dall'inizio si era creato. Abbiamo voluto ricordare nella preghiera anche i due agenti Matteo e Pierluigi uccisi proprio oggi 3 anni fa nella Questura di Trieste.
Pur essendo un giorno feriale, la chiesa era gremita di persone senza più la paura di avere accanto a sé qualcuno da evitare o da criticare.
Non poteva mancare il momento conviviale atteso da quasi tre anni. I nostri volontari hanno dato il meglio di sé per preparare una cena degna di un ristorante. Tutti gli spazi del "Franciscanum" e del porticato sono stati occupati da persone di tutte le età: dai più piccoli ai più grandi, tutti contagiati da una gioia finalmente ritrovata.

(p. Gabriele)

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Triduo e solennità di S. Francesco 2022

Triduo e solennità di S. Francesco 2023

Locandina S. Francesco 2023

Celebrazione del TRIDUO e della SOLENNITÀ
del nostro patrono S. FRANCESCO D'ASSISI

GIOVEDÌ 28 SETTEMBRE, VENERDÌ 29 SETTEMBRE, LUNEDÌ 2 OTTOBRE
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.00 Momento di Preghiera davanti al Crocifisso di S. Damiano
(a cura dei frati e dei francescani secolari dell’OFS)

MARTEDÌ 3 OTTOBRE
Ore 19.00 Transito di S. Francesco

SABATO 30 E DOMENICA 1 OTTOBRE
Cammino Francescano "S. Francesco e S. Antonio" (Trieste-Muggia)

MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE
Solennità di S. Francesco
 Ore 16 Benedizione degli animali nel porticato della chiesa
Ore 19 Solenne Celebrazione Eucaristica
presieduta dal nostro Vescovo Enrico Trevisi
Seguirà un momento conviviale nel porticato della chiesa.

...Work in progress...

...SITO IN AGGIORNAMENTO!

Annuncio della morte di padre Luciano Bano

https://www.francescaninorditalia.net/index.php/aggiornamenti/news/894-lutto-provinciale-fr-luciano-bano-ofm-conv

UN NUOVO ANNO BENEDETTO DA DIO

 

Specialmente di questi tempi sentiamo spesso attorno a noi persone che si lamentano, paurose e diffidenti, stanche e demotivate, a volte arrabbiate, pronte a denunciare chiunque. E’ difficile trovare persone che sanno dire un grazie, che sanno trovare e vedere qualche spiraglio di luce in mezzo a tanta confusione e paura. Difficile vedere qualcosa di buono negli altri.

Forse siamo arrabbiati o indifferenti anche nei confronti del Signore. A che cosa  serve un Dio che pare ci abbia abbandonati a noi stessi, al nostro egoismo e al nostro dolore.

 

Eppure Dio oggi con la sua nascita in mezzo a noi ci ha mostrato il suo volto sorridente. Non abbiamo più a che fare con un Dio imbronciato, impenetrabile, innervosito, arrabbiato, pronto a punire, ma con un Dio che ci sorride, sempre perché nonostante tutto ha fiducia in noi e sa che possiamo farcela.  Abbiamo a che fare finalmente con un Dio che sa solo amare e dire bene di noi.

 

Non aspettiamoci però che Dio ci risolva i problemi, che appiani la vita o ce semplifichi … non l’ha fatto neppure con la a vita del suo Figlio.

La vita è un mistero e come tale va accolta e rispettata e la sofferenza fa parte della nostra fragilità umana.

Ma se Dio mi sorride, sempre, significa che esiste qualche modo che ancora non vedo, una ragione che ignoro, un orizzonte oltre … e allora mi fido.

 

Quando qualcuno ci stima, dice bene di noi, ci sorride, ci fa sentire il suo affetto la nostra vita cambia e siamo capaci di fare qualunque cosa, anche le più difficili.

 

Vi auguro allora di  accogliere la benedizione di Dio e di benedirvi gli uni gli altri, dire del bene senza cedere alle continue lamentele o allo scoraggiamento. Non dimentichiamo che portiamo sempre con noi la Benedizione di Dio.

Qualunque cosa succeda nella tua vita, quest’anno, ricorda che Dio ti sorride e ti benedice.

Auguri per un nuovo anno amato e benedetto dal sorriso di Dio.

(P. Gabriele)

UN PRESEPE PER I NOSTRI GIORNI

Il terreno è solo di sabbia, non ci sono ripari, non c’è più vita. Le case sono vuote, senza luce. I pastori vagano, ben distanziati per paura, in cerca di una meta, frastornati dalla mancanza di ogni certezza. In lontananza, da una grotta esce una luce che si proietta nel deserto e riempie di speranza quei poveri pastori. E’ la grotta di Betlemme, la grotta dove è nato Gesù. I pastori si dirigono fiduciosi verso quella luce sicuri di trovare un riparo, un senso al loro camminare.

Questo presepe vuole raccontare la nostra storia di oggi, una storia segnata dalla pandemia. Da un paio d’anni la nostra vita è cambiata: vaghiamo spesso senza certezze in un terreno infido, arido, tra relazioni che ci fanno paura, mascherati, quasi irriconoscibili. Non ci sono più permessi un abbraccio, una carezza, un bacio. Non esiste più la tenerezza, ma solo la diffidenza. Tutti ci dicono tutto e il contrario di tutto e il nostro cuore si riempie di paura e di ansia. Ce la prendiamo anche con Dio: ci ha forse abbandonati? Dove andremo a finire?

Ma ecco da qualche parte, sembra in un angolo ma è davanti a noi, una luce che ha il potere di riscaldarci il cuore e di dare ancora un senso alla nostra vita: è GESU’ che nasce per camminare con noi, per ridonarci la speranza e la gioia. Ci da la certezza che la tenerezza e l’amore esistono ancora. Ci aspetta a quell’umile grotta per dirci: NON AVER PAURA, “la primavera tornerà ancora e io verrò a passeggiare con te mano nella mano”. 

(P. Gabriele)