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IV Domenica di Quaresima (2018)

Le Vele - Il Perdono

In ogni veliero le VELE sono indispensabili per raggiungere ogni meta. Nella nostra vita abbiamo bisogno di muoverci, di correre, raggiungere mete, obiettivi ed è indispensabile spiegare le vele.

A volte abbiamo paura di "prendere il largo", inoltrarci nel mare aperto e quindi in qualche modo ammainiamo le nostre vele e stiamo fermi. Non dimentichiamo che sul nostro veliero c'è Gesù che ha in mano il timone, che sa guidarci anche tra le onde e le tempeste. Dobbiamo avere fiducia in lui, dobbiamo fidarci di lui. E' il suo amore che soffia sulle nostre vele e ci fa andare sereni e fiduciosi.

Il PERDONO è la nostra capacità di spiegare le vele accogliendo tutto l'amore di Gesù che continuamente "soffia" per condurci nei sentieri che realizzeranno la nostra vita. Quando siamo incapaci o non vogliamo perdonare è il momento in cui "ammainiamo" le nostre vele e siamo fermi, immobili. Ci chiudiamo in noi stessi incapaci di cogliere l'ebbrezza del vento, dell'amore di Gesù.

Spieghiamo allora le nostre vele il più possibile per lasciarci sospingere dallo Spirito di Dio che è l'amore di Gesù per raggiungere la sua e la nostra Pasqua.

 

Signore,
infondi in noi la tua forza,
donaci la tua sapienza,
consigliaci la giusta via,
rendici capaci di andare in profondità,
insegnaci a distinguere il bene dal male,
ad amarti con cuore sincero
e renderti grazie ogni giorno
per le tue opere.
Amen

III Domenica di Quaresima (2018)

Il Timone - la Conversione
Tutti noi sappiamo che ogni imbarcazione ha bisogno di un timone per seguire una rotta stabilita. Senza timone si corre il rischio di girare sempre intorno senza arrivare mai alla meta.
Nel veliero che ci sta conducendo alla Pasqua c'è Gesù che ha sal-damente in mano il timone. Lui conosce perfettamente la meta, lui è un esperto capitano che conosce ogni insidia del mare, dalle tempeste, ai venti burrascosi, alle secche. Lui conosce perfettamente la nostra vita, i nostri momenti di difficoltà, di scoraggiamento, di fatica e di stanchezza. Lui sa come "tirarci fuori" da queste situazioni. Con lui al timone siamo sicuri.
Forse la cosa migliore da fare è affidare a lui la guida della nostra vita. A volte incontriamo capitani che ci promettono di guidarci sicuri e felici, ma scopriamo poi che non è vero, che era una illusione.
In questo periodo "esoneriamo" allora tutti coloro che vogliono prendere in mano in qualche modo la nostra vita e proviamo a lasciare il timone a Gesù. Scopriremo che lui non ci delude

Signore,
com’è facile perdere di vista le cose importanti,
smarrire la strada, ambire a facili traguardi!
Tu ci ricordi che la vita è un bene prezioso
e ogni giorno va vissuto in pienezza.
Aiutaci a seguire la tua rotta Gesù,
guida la nostra vita sulla via della verità
e perdonaci ogni volta che dubitiamo di Te.
Amen

I Domenica di Quaresima (2018)

Il cammino della Quaresima può essere rappresentato da un veliero, simbolo della nostra Comunità. Il veliero solca il mare tra le onde, simbolo della nostra vita, della nostra realtà di ogni giorno. Si va verso una meta: la Risurrezione. Ecco il senso della Speranza. In questo veliero abbiamo fatto salire Cristo. E' lui che ha in mano il timone, è lui che ci indica la rotta verso una vita pienamente realizzata, è lui che sa far tacere il vento e le onde.

La vita sul veliero, nella nostra comunità, ha i suoi momenti belli, ma anche i momenti meno belli. A volte si vorrebbe scendere e andarsene perché non è sempre facile stare insieme e accogliere persone diverse. A volte ci viene il "mal di mare" e il viaggio può diventare insopportabile...

E' il momento di ricordarsi che con noi c'è Gesù che sa calmare il vento e le onde (le nostre difficoltà, le nostre paure, i nostri momenti difficili) che sembrano travolgerci.

Gesù ci chiederà di fidarci di lui, di seguire la sua via, di farci guidare da lui, di darci da fare come lui e amare come lui.

 

In questa prima domenica di Quaresima alcuni ragazzi della catechesi portano all'altare un'ancora per indicare che è il momento di tirarla su e di salpare. Sull'ancora una parola: "Libertà" perché ora siamo liberi di prendere il largo e di lasciarci guidare da Gesù nel cammino verso la Pasqua. L'ancora vuole rappresentare tutte le cose che ci appesantiscono, ci costringono a star fermi incapaci di muoverci.

Ecco l'impegno: vogliamo lasciare tutte le cose che ci frenano nel nostro cammino per sentirci liberi, liberi come Gesù nel deserto delle tentazioni. Liberi di nutrirci non solo delle cose, del "pane" di ogni giorno, ma anche del "pane" vero, della Parola di Dio, del Corpo di Gesù. Liberi di fidarci di Dio senza il bisogno di metterlo alla prova o di ricattarlo. Liberi di aderire ed essere fedeli al suo amore senza il bisogno di inginocchiarci di fronte ai tanti nostri piccoli o grandi idoli.

 

(I nostri catechisti per questa Quaresima si sono ispirati ad una proposta della Diocesi di Fossano rielaborandola parzialmente).

II Domenica di Quaresima (2018)

Il Salvagente - la Parola di Dio

Nella nostra vita ci sono dei momenti in cui abbiamo l’impressione di non farcela più: siamo stanchi, affaticati, delusi e amareggiati ... ci sembra di affogare. Ed ecco qualcuno ci lancia un salvagente e la vita ritorna a scorrere in noi.

Il salvagente per tanti momenti faticosi a livello spirituale è la Parola di Dio: ci dà una mano, ci illumina, ci incoraggia, ci sostiene. E’ Gesù stesso che ci viene incontro mostrandoci la sua bellezza e il suo fascino.

Nel nostro cammino quaresimale siamo chiamati anche noi ad essere salvagente per le persone che ci stanno accanto attraverso un gesto di accoglienza, di rispetto, di aiuto, un sorriso, una stretta di mano

Oggi contempliamo Gesù trasfigurato, Gesù che mostra il suo vero volto, bellissimo, da incanto. I discepoli per un attimo hanno la possibilità di vedere la bellezza di Dio, una bellezza che sosterrà i discepoli nel momento in cui stanno per affogare di fronte alla morte di Gesù. Questa bellezza sarà il loro Salvagente.

Signore Gesù,

aiutaci a guardare la nostra vita con i tuoi occhi.

Come i discepoli, non sempre comprendiamo le tue parole,

ma abbiamo fiducia in Te Gesù.

Nei momenti bui tu porti la luce,

nelle difficoltà tu sei il nostro salvagente.

Insegnaci ad incontrarti ogni giorno nella preghiera

perché quando stiamo con Te ci sentiamo al sicuro.

Rendici capaci di portare al nostro prossimo la luce della speranza,

dacci il coraggio di essere noi stessi la corda di salvataggio

per chi ha bisogno di aiuto.

Amen.

Terza Domenica Avvento 2017 - Domenica della "gioia" - del "ringraziare" perché Gesù sta per arrivare

Dei colori - un cartellone bianco - un giovane cespuglio (oleandro) di cui non si conosce il colore dei fiori, una brocca d'acqua
Alcuni adolescenti cercano di spiegare che cos'è la gioia attraverso alcune pennellate di vari colori.
La gioia è un insieme di tante cose e realtà.
C'entra Gesù in tutto questo? A volte sì... siamo in ricerca... Viviamo tanti momenti di confusione
C'è qualcosa che vi rende felici? Forse un progetto da realizzare... Non so... tante cose spesso indefinite
A Giovanni Battista chiedono "chi sei"?
E tu chi sei? Una risposta non ce l'ho... (viene cantata un pezzo della canzone "Ci sono anch'io" di Max Pezzali). Non lo so ancora... Mi dicono che non sono ne carne, ne pesce... a me sembra di essere invece entrambi. Sono una bambina che vuole diventare adulta ma alla quale piace spesso rimanere bambina.
Le maschere. A volte metto una maschera, poi un'altra... non so ancora chi sono e provo ad essere ciò che mi chiedono gli altri.
Perché sei qui in chiesa oggi? E' un impegno che ho scelto... mi piace incontrare amici... ho bisogno del Signore
Un adolescente è come il cespuglio di Oleandro, bello, giovane, rigoglioso... ma non sa ancora di che colore saranno i suoi fiori.
Una brocca d'acqua. Il Natale, Gesù è un sorso d'acqua che ti ristora, che ti fa riprendere il cammino, che ti da e ti mantiene in vita, che raggiunge tutte le parti del corpo con delicatezza e amore ridonando vita e vitalità.

Prima Domenica di Avvento - Un pacco regalo, un cassetto, un aquilone

Il gruppo Giovanissimi, durante la Celebrazione Eucaristica, all'Omelia, propone una particolare riflessione sull'Avvento. Come vivere e prepararsi al Natale da adolescenti.

Un PACCO REGALO. Su questo pacco campeggiano due grandi scritte: ATTENZIONE e FRAGILE. Il pacco regalo è simbolo dell'Adolescenza: un bellissimo dono ma anche tanto fragile bisognoso di attenzione e cura.

Dentro questo pacco regalo un CASSETTO, simbolo della vita interiore dell'adolescente.

Dentro questo Cassetto ci sono i sogni, i progetti e i desideri di ogni adolescente. In certi momenti nell'adolescente subentra la paura: nelle relazioni famigliari, con gli amici, a livello affettivo e nel rapporto con Dio. La paura di fronte al futuro, la mancanza di fiducia

in se stessi: ce la farò, sarò all'altezza, verrò accolto?... e si è tentati a chiudersi, a chiudere i propri sogni, i propri progetti e desideri nel cassetto. Ma i sogni e i desideri se non vengono tirati fuori con coraggio e fiducia rischiano di fare la muffa...

Dentro questo cassetto, ancora, un AQUILONE.

Il desiderio più grande di un adolescente è la libertà.

Ecco l'aquilone che si alza alto nel cielo, libero di volare e sfidare il vento.

Ma l'aquilone per volare nel vento ha bisogno di un filo che lo tenga saldo altrimenti si perde e precipita. Ecco che la libertà di un adolescente deve essere guidata sapientemente da mani esperte ed entusiaste.

L'aquilone per stare in alto ha bisogno del vento contrario. Ecco che le difficoltà che un adolescente incontra non sono motivo di scoraggiamento, di rinuncia e di depressione ma strumento per rinforzare e rendere ancora più bella la libertà e la vita.

Riassumendo: vivere questo cammino di Avvento e prepararsi al Natale da adolescente vuol dire:

Prendere coscienza della propria bellezza e delle grandi possibilità che si possiedono, un meraviglioso dono di Dio.

Prestare molta attenzione perché si è ancora fragili.

Avere il coraggio di tirar fuori e affrontare i propri sogni, i propri progetti e desideri, le relazioni, la propria fede, il proprio futuro.

Crescere e maturare nella libertà: una libertà guidata.

Vivere le difficoltà come momento di crescita e non di scoraggiamento.

(P. Gabriele)
(Idea liberamente rielaborata da una riflessione di Don Marco Pozza)

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